Due nuovi campetti sportivi e una sala colloqui a misura di bimbo nel carcere di Lanciano – FOTO

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La direttrice del carcere inaugura la "stanza della genitorialità"
La direttrice del carcere inaugura la “stanza della genitorialità”

LANCIANO – Un gatto gigante che sotto i vestiti mostra una maglia da Superman con su scritto “Non sono un giocattolo”, il tutto sullo sfondo di un maxi arcobaleno che occupa tutta la parete. È “The Toy”, opera dell’artista pop Pep Marchegiani che impreziosisce e colora la “stanza della genitorialità”, uno dei nuovi spazi inaugurati ieri nel carcere di Villa Stanazzo, a Lanciano.

La sala colloqui per i minori che vanno a trovare i padri detenuti e due nuovi campetti sportivi sono i risultati, concreti, del progetto “Architettura Sociale”, portato a termine nel penitenziario frentano dal consorzio “Ideabile”, che riunisce la Atesangro servizi e le cooperative Blue Line e Novacoop. Le opere sono state presentate questa mattina nel corso di un convegno -presentato dal giornalista Antonio Calabrese- al quale hanno partecipato l’arcivescovo Emidio Cipollone, l’assessore regionale, con delega allo sport, Silvio Paolucci, la direttrice della casa circondariale, Maria Lucia Avantaggiato, il presidente regionale della Figc, Daniele Ortolano, l’artista Pep Marchegiani e Luciana Farina, presidente del consorzio.

I lavori sono durati otto mesi e, a parte i soldi per acquistare i materiali e noleggiare le macchine, è stata la passione e il cuore degli operatori sociali a mettere tutto il resto e a far sì che gli obiettivi del progetto fossero raggiunti. «L’idea era di riqualificare spazi al chiuso e all’aperto del carcere per contribuir«e a migliorare le condizioni di vita dei detenuti», ha spiegato l’architetto Antonello Antonelli, progettista e direttore dei lavori, «il progetto ha avuto due linee di intervento, verso i più piccoli che vengono in carcere a trovare i genitori, e il recupero sociale». Dieci detenuti, infatti, hanno preso parte attiva ai lavori, in un percorso di formazione in aula e pratica lavorativa con figure di tutoraggio, ottenendo un diploma di formazione che potranno far valere come esperienza una volta fuori di prigione.

Il progetto è consistito nella riqualificazione del campo sportivo esistente in terra e nella realizzazione di un nuovo campo polivalente in cemento, sul quale saranno disputate le gare del campionato ufficiale di calcio a 5 al quale, per la prima volta, partecipa una squadra formata da detenuti. La prima partita è prevista domani. All’interno del penitenziario, invece, è stata realizzata la “stanza della genitorialità”, un locale a misura di bimbo arricchito di colori e giochi, donati dall’associazione Accordiversi onlus. «In questo modo i bambini, che non devono scontare gli errori dei genitori, avranno un contatto più umano, normale, quando verranno a trovare i propri padri», ha sottolineato la direttrice Avantaggiato, «questo progetto è una bella azione che nasce dal cuore di chi lo ha ideato e realizzato».

«Il grigio degli errori umani viene vinto colorandolo, dandogli luce», ha detto monsignor Cipollone, «non è il caso, ma il cuore e la volontà delle persone che hanno reso possibile tutto questo». L’assessore Paolucci ha annunciato che il progetto «entrerà nella nuova programmazione sanitaria regionale per l’alto valore sociale, sportivo e sanitario».

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