LANCIANO. E’ stata denunciata dalla Forestale per maltrattamenti nei confronti dei suoi due cani, una donna sessantenne residente nel quartiere Santa Rita e che ora rischia la reclusione da tre a diciotto mesi o una multa da 5.000 a 30.000 euro. I cani della signora, due meticci, sono stati invece sequestrati preventivamente e sono stati affidati prima alle cure del canile sanitario di Fallo e poi trasferiti nel canile rifugio di Lanciano.

Le guardie della Forestale erano state allertate tramite la segnalazione anonima da un cittadino. Gli agenti hanno quindi effettuato dei sopralluoghi e verificato che la segnalazione era attendibile. Di qui la decisione di inoltrare la richiesta al pubblico ministero per installare delle telecamere. Le indagini, oltre 8mila file di registrazione, sono durate diverse settimane e hanno purtroppo confermato la triste vicenda. La donna teneva le due bestiole sul balcone, peraltro molto stretto. Una delle due risultava legata giorno e notte a una catena corta di ferro. I cani avevano pochissima libertà di movimento e scorte molto limitate di cibo e acqua. Ad aggravare la loro situazione è stato anche il fatto che la donna, senza alcun motivo apparente, spesso e volentieri li picchiava, accanendosi soprattutto sul cane legato, con un bastone o con una catena.

Le bestiole vivevano in un clima di degrado e paura. Le telecamere hanno filmato che quando la donna usciva sul balcone si rifugiavano atterrite nella cuccia. Gli agenti della Forestale hanno quindi deciso di avvertire della situazione il pubblico ministero della procura di Lanciano, Rosaria Vecchi che, mostrando una spiccata sensibilità per la vicenda, ha dato mandato di sequestro preventivo degli animali per liberarli dai maltrattamenti.

Al momento, anche se la donna vive con altre persone in un appartamento del popoloso quartiere Santa Rita, come padrona dei due cagnolini risulta essere l’unica indagata. “La signora – dichiarano i Forestali – ha dimostrato di non avere la conoscenza minima, nè le più basilari nozioni civiche per accudire due animali. Oltre alle condizioni incompatibili per la sopravvivenza dei cani, il fatto che venissero picchiati costantemente ha trasformato la violazione in vero e proprio maltrattamento, punibile secondo l’articolo 544 ter del codice penale”.