LANCIANO – Il 23 maggio 1992, Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e la sua scorta venivano uccisi nel terribile attentato di Capaci. Oggi, 22 anni dopo, si cerca di fare in modo che questo sacrificio non venga dimenticato e che soprattutto i giovani capiscano l’importanza della lotta a tutte le mafie.
Per questo, l’Ipa Lanciano, la settimana scorsa, ha partecipato alla commemorazione di Giovanni Falcone, presso la Scuola di polizia penitenziaria di Roma intitolata al magistrato, con gli studenti del liceo scientifico Galilei, in seno al progetto “Diritti e Rovesci” del Comune di Lanciano. La delegazione frentana ha visitato la Teca, il monumento-memoria dove è esposta l’auto sulla quale Falcone viaggiava il giorno della strage di Capaci e incontrato gli ospiti della manifestazione. Hanno avuto modo di incontrare l’attore Massimo Dapporto che ha interpretato il magistrato in una fiction tv, e lo schermidore Aldo Montano.
Il sindaco Mario Pupillo, per l’occasione, ha inviato in dono un crest della Città di Lanciano.
“Un momento dal forte impatto emotivo – ha dichiarato una professoressa del liceo scientifico – che sicuramente rimarrà impresso nella memoria di tutti i ragazzi”.
I ragazzi hanno concorso con successo al premio speciale dedicato al magistrato di Palermo ucciso dalla mafia. Al secondo posto, per la categoria disegno-poesia, si è classificato “Il silenzio è mafia” di Angelica D’Amico e Giorgio Di Santo della 3^I del Galilei; premio speciale della critica, scelto dal direttore della Scuola, Laura Brancato, e consegnato da Giuseppe Costanza, l’autista di Falcone sopravvissuto all’attentato di Capaci, a Giorgio Di Santo per la capacità di interpretare il messaggio tramandato da Giovanni Falcone: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”.