
LANCIANO- Sta diventando un’abitudine sempre più consolidata quella di prelevare acqua potabile microfiltrata, liscia o frizzante, dai 4 erogatori presenti in città. Il costo di un litro d’acqua, che proviene comunque dall’acquedotto del fiume Verde, è di 0,05 centesimi. Nel 2012 sono stati inaugurate dal comune le prime due “casette dell’acqua” in via Cipollone, nel quartiere Santa Rita, e nel piazzale della Stazione. Immediato il successo, tanto che l’amministrazione comunale ha poi previsto l’installazione di altre due strutture, una nel quartiere Olmo di Riccio e l’altra in piazza Allegrino, nei pressi del Palazzetto dello Sport di via Rosato. E i lancianesi apprezzano. Il trend dei prelievi è in aumento. Dal 13 novembre al 30 giugno scorso sono stati prelevati 472mila litri di acqua per un costo complessivo di 23mila e 600 euro. Se si considera che il prezzo medio di una bottiglia di acqua minerale acquistata in negozio è di circa 22 centesimi, si può calcolare che ad oggi le famiglie lancianesi, acquisendo questa nuova abitudine hanno risparmiato qualcosa come 80mila euro. Considerando che le famiglie di Lanciano sono 14.034 e che si stima che quelle che utilizzano l’acqua microfiltrata delle casette sono 5.500, il risparmio per ogni nucleo famigliare è di quasi 15 euro. E ne giova molto anche l’ambiente. “Fino ad oggi in città si sono risparmiati oltre 22omila litri di acqua – spiega Mario Di Cicco (associazione Lanciano in comune), collaboratore dello staff del sindaco per la realizzazione e gestione del progetto “Acqua con passione” – 25 tonnellate di greggio e quasi 29 tonnellate di Co2 immesso nell’ambiente. Ci vogliono in media 0,7 litri di acqua per produrre una bottiglia di plastica, il consumo del greggio è di 80 grammi a bottiglia con una produzione di anidride carbonica di 92 grammi, senza contare i costi di smaltimento per le bottiglie di plastica: questa abitudine fa bene all’ambiente”. I controlli alle casette vengono fatti annualmente. Dai dati raccolti dal comune risulta che la struttura più gettonata è quella di piazza Allegrino, con 181mila litri di acqua prelevati da novembre a giugno. Segue la casetta di Santa Rita con 120.500 litri di acqua prelevata e poi la stazione ferroviaria (95.500 litri) e Olmo di Riccio (75.000 litri).