Berghella assolto per l’inno del Lanciano anti-gufi: non diffamò l’avvocato Di Campli

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L’AQUILA. La Corte d’appello dell’Aquila ha assolto oggi Mario Berghella dal reato di diffamazione per una vicenda legata alla diffusione di un inno del Lanciano Calcio allo stadio Biondi nel novembre del 2007. A denunciare Berghella, difeso dall’avvocato Luigi Toppeta, fu il procuratore Donato Di Campli, che ritenne offensiva nei propri confronti quella canzone: le parole schernivano “gufi” e tifosi che remavano contro la formazione rossoneri allenata da Francesco Moriero.

L’inno aveva però un ritornello che evocava il nomignolo con cui è conosciuto a Lanciano Di Campli, che quindi ritenne quelle parole direttamente indirizzate a lui. Il procuratore presentò la denuncia per diffamazione aggravata a mezzo radiodiffusione anche nei confronti dell’allora proprietaria del club Patrizia Bernardi Patrizi, e dell’amministratore Alfredo Di Paolo. Nel 2012 il tribunale frentano condannò in primo grado Berghella a 400 euro di multa e a 5.000 di risarcimento, prosciogliendo però i responsabili della società. Oggi è arrivata infine l’assoluzione anche per Berghella, già compositore di altri inni della squadra rossonera, perché il fatto non sussiste.

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