LANCIANO. L’amministrazione comunale di Lanciano, a distanza di circa due anni dall’approvazione della variante generale al piano regolatore generale, ha pubblicato questa mattina un avviso rivolto a conoscere l’interesse dei cittadini al declassamento della aree edificabili di loro proprietà. Il bando, che ha una funzione puramente esplorativa degli eventuali interessi dei cittadini, resterà aperto per 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione del 1° settembre 2020.
L’avviso è stato pubblicato in linea con l’evoluzione delle normative nazionali e regionali in materia di urbanistica ed edilizia tese ad incentivare e riqualificare il patrimonio edilizio esistente ed a contenere il consumo dei suoli e la crisi del settore edilizio, nello spirito di una governance partecipata di gestione del territorio e delle varie richieste pervenute nel tempo dalla cittadinanza. I cittadini che intendano richiedere il declassamento dei propri lotti da edificabili e inedificabili avranno da oggi 60 giorni di tempo per rispondere al bando esplorativo, utilizzando il modello di domanda disponibile nel sito istituzionale del Comune al link www.bit.ly/declassamento_aree
“Il bando è esplorativo e ha come obiettivo quello di conoscere quanti e quali cittadini sono interessati al declassamento delle aree edificabili di loro proprietà – dichiara l’assessore all’urbanistica, Pasquale Sasso – non è quindi vincolante, né la manifestazione d’interesse attraverso l’istanza genererà in automatico un declassamento. Questo bando parte dal presupposto che è necessario propendere verso forme di disciplina del territorio che tendano al risparmio dell’uso di suolo e che sappiano avviare processi virtuosi di partecipazione pubblica anche in materia di pianificazione. Con il bando vogliamo prendere in esame ed analizzare le esigenze dei cittadini interessati ad un eventuale declassamento, affinché possano essere eventualmente recepite in una prossima variante al piano regolatore. L’amministrazione si riserva di valutare ed accogliere le domande sulla base dei criteri di organicità della pianificazione, risparmio del consumo di suolo, attuabilità degli interventi per garantire il perdurare dei principi di assetto del territorio espressi nel PRG attualmente in vigore”.