LANCIANO. Con un prelievo di 17,500 euro dal fondo di riserva l’amministrazione Paolini ha adeguato gli stipendi di sindaco, vice sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale per i mesi di novembre e dicembre. Una scelta che è stata criticata dalla minoranza consiliaria. «L’aumento delle indennità non rappresenta un atto illegittimo, ma sicuramente non dovrebbe rientrare nelle priorità di un’amministrazione appena insediata, tanto più in un momento così difficile dal punto di vista economico e sociale- interviene Carlo Orecchioni, esponente del movimento civico Progetto Lanciano che durante l’ultima amministrazione Pupillo ha gestito la delega alle Finanze – È un provvedimento quantomeno eticamente discutibile – afferma Orecchioni – che marca una differenza sostanziale con la passata amministrazione: dal 2015 in poi le giunte Pupillo hanno ridotto le proprie indennità di circa 450.000 euro, riversati sulla spesa corrente, non solo per supportare economicamente le esigenze della città, ma anche per essere da esempio”.
Aumento degli stipendi della giunta Paolini, Progetto Lanciano: “Scelta eticamente discutibile”
Il segretario di Progetto Lanciano, Daniele Pagano, sottolinea che «la scelta di aumentate le indennità a meno di due mesi dall’insediamento rappresenta una contraddizione palese, a maggior ragione se da subito il nuovo direttivo si è lamentato della mancanza di fondi lasciati dalla precedente amministrazione. Giova ricordare che tutti i consiglieri della allora minoranza, oggi in maggioranza da assessori o da consiglieri, per tre anni hanno presentato emendamenti al bilancio di previsione per finanziare opere e altre iniziative, prelevando ulteriori fondi dalle indennità degli amministratori».
“Questi 17.500 euro non sono di per sé una somma eccessivamente elevata – continua Orecchioni, – ma è significativo che il 21 dicembre sia stata trovata nelle disponibilità della giunta: ciò è stato possibile grazie a quegli amministratori che, in precedenza, hanno accantonato con la loro rinuncia oltre 50.000 euro, cifra pari ad oltre il 30% dell’intero fondo di riserva 2021, che ammonta a 153.000 euro. Il fondo di riserva è appunto una riserva, solitamente utilizzata per spese importanti che non hanno potuto essere finanziate nel bilancio di previsione. Nel 2020 con questo fondo abbiamo finanziato buoni per il commercio e buoni alimentari, l’acquisto di un dispositivo per l’ospedale – ricorda ancora Orecchioni, – mentre in passato abbiamo assegnato contributi ad associazioni che operano sul territorio o iniziative culturali. Evidentemente le priorità della nuova amministrazione sono altre”.
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