LANCIANO. Arriva al pettine il nodo della scelta dell’ampliamento della discarica di Cerratina, prevista nel Consiglio Regionale del 1° Giugno, convocato a L’Aquila. A riferirlo è il consigliere comunale di Lanciano X tutti e segretario provinciale del Pd, Leo Marongiu. “La Giunta regionale presieduta da Marsilio e con l’assessore proponente Campitelli dapprima è intervenuta con la DGR 821 del 13/12/2021, dopo aver atteso le elezioni amministrative di Lanciano e quindi con il provvedimento amministrativo 47/2022 che è andato a definire l’assegnazione di circa 500.000 metri cubi di ulteriori volumetrie per la discarica di Cerratina – spiega Marongiu – Come avevo previsto nel consiglio comunale sulle linee programmatiche, che infatti nulla dicono sulla gestione circolare dei rifiuti e sulle iniziative strategiche da intraprendere proprio per evitare questo immenso imbarazzo politico da parte della giunta Paolini, la stessa da cui avevamo ereditato la discarica di Serre senza alcun atto di bonifica, l’immondizia per le strade ed una raccolta differenziata ai minimi termini, è arrivata la decisione finale sul tema che accese le polemiche fin dal dicembre 2019 ed aveva visto l’allora opposizione con Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia ed il gruppo rappresentato dall’attuale assessore all’ambiente Tonia Paolucci, intraprendere la più dura battaglia consiliare sotto l’amministrazione Pupillo”.
“Anche in campagna elettorale, l’attuale sindaco Paolini, buttando la palla in calcio d’angolo tra la posizione dell’assessore regionale proponente del provvedimento Nicola Campitelli e le posizioni urlate della sua coalizione elettorale – prosegue il consigliere – ha più volte parlato di tavoli da attivare per comprendere la situazione: quali tavoli sono stati attivati in queste settimane? L’amministrazione comunale è a conoscenza di ciò che Marsilio, l’assessore Campitelli, Lega e Fratelli d’Italia, porteranno in votazione mercoledì all’emiciclo? Sindaco ed assessore all’Ambiente Tonia Paolucci, tra i più intransigenti paladini contro l’ampliamento, sono d’accordo con il provvedimento in approvazione in consiglio regionale? L’onere delle posizioni e delle decisioni oggi è in capo ad amministrazione regionale e comunale che sono dello stesso segno politico e noi abbiamo l’obbligo di segnalare: silenzio imbarazzato o tardiva resipiscenza? Gli attuali amministratori hanno cambiato posizione rispetto a 2 anni fa quando parlavano di Lanciano “pattumiera d’Abruzzo”? Perché se così non fosse, sarebbe necessario anche un atto politicamente forte di chi 2 anni fa metteva in essere una dura e legittima battaglia politica ma che oggi tace e cerca di far passare sotto traccia la questione. Io non credo che Lanciano diventerebbe “pattumiera d’Abruzzo” con questo provvedimento, non lo credevo ieri e non lo penso oggi chiedo però un’operazione di trasparenza e onestà politica di chi oggi amministra comune e regione e conoscere la strategia futura per Lanciano e per il nostro comprensorio. E’ grave il silenzio ma fa rumore ancora di più il grande imbarazzo di chi ha chiesto i voti promettendo un legame continuo con i cittadini ma che oggi nasconde colpevolmente ai lancianesi questo atto così degno di nota della Giunta Marsilio senza alcuna spiegazione”.