LANCIANO. Una targa per omaggiare la sua battaglia contro la petrolizzazione del mare Adriatico. L’amministrazione Paolini ha voluto premiare e celebrare questa mattina nella Sala Consiliare del Comune di Lanciano, la dottoressa Maria Rita D’Orsogna, professore associato al Dipartimento di Matematica della California State University di Los Angeles e attivista ambientale, nota per le Sue battaglie in difesa del mare, con una targa ricordo.
Questa la motivazione: “per il rigoroso e fattivo impegno nella meritoria attività svolta nel nostro territorio, a tutela dell’ambiente che ci circonda e quindi della salute dei cittadini, dimostrando così professionalità ed una umanità, fulgido esempio anche per i nostri giovani”.
Maria Rita D’Orsogna, fisico e docente universitario, nata e cresciuta a New York, si è resa protagonista, assieme a numerose altre associazioni, di una delle più epiche battaglie ambientali abruzzesi contro l’insediamento della piattaforma petrolifera Ombrina Mare. “Nel 2007 – racconta la stessa D’Orsogna nel suo blog sul Fatto quotidiano – venni a sapere che l’ENI intendeva trasformare i vigneti di Ortona, lungo la costa teatina, in un campo di petrolio con annessa raffineria.
Non so cosa sia scattato dentro di me ma, sebbene lontana, non potevo accettare che l’ENI portasse via un angolo d’Abruzzo e cosi, in un misto di amore italiano e di razionalità americana, ho dato tutto quello che avevo per salvare la contrada Feudo dalle grinfie dei petrolieri.
Grazie a una mobilitazione popolare senza precedenti in Abruzzo, ci siamo riusciti: l’ENI nel 2010 ha abbandonato quello che aveva sbandierato ai suoi investitori come il suo progetto più ambizioso in Italia.
Da allora non ho smesso mai. Ci sono concessioni petrolifere da Vercelli fino a Pantelleria, tutte in piccoli paradisi naturali. Cerco di usare tutto quello che il web offre per informare il cittadino comune, per rompere le scatole e per ricordare a petrolieri e politici che l’Italia non è l’Arabia Saudita.
Vengo in Italia frequentemente per conferenze e per sfatare i miti di Assomineraria e compari. Spesso mi dicono di essere ‘la pasionaria del petrolio’, invece il mio è soltanto un profondo senso di giustizia sociale e del dovere, sentimento stancante ma da cui non ci si può sottrarre”.