Riapertura delle scuole, disagi e caos alla primaria di Marcianese

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LANCIANO. E’ caos nella scuola primaria di Marcianese, dove, per ragioni di sicurezza, la dirigente scolastica, Barbara Gaspari, ha vietato l’utilizzo del piazzale al parcheggio e al transito delle auto sia del personale scolastico che dei genitori. Dopo alcuni incontri con l’amministrazione tuttavia è emerso che una parte dell’area antistante la scuola, è di proprietà comunale, e dunque è il Comune a dover decidere l’uso del piazzale. Ieri sera, nell’ultima riunione tra dirigenza, Comune di Lanciano e rappresentanza dei genitori, si è stabilito, a poche ore dall’avvio dell’anno scolastico, che le auto dei genitori potessero transitare all’interno del piazzale, ma non sostare, se non per il breve tempo della discesa dei bambini, operazione coadiuvata con l’aiuto della Protezione civile di Fossacesia. Ma i disagi si sono registrati ugualmente visto che la strada di accesso alla struttura è stretta, con diverse abitazioni private che vi si affacciano e senza marciapiedi.

“È l’ennesimo ritardo . denuncia il consigliere di Azione, Giacinto Verna – E come previsto da mesi un altro caos è stato generato dall’immobilismo di questa amministrazione. Alla vigilia della riapertura dell’anno scolastico per le scuole di Marcianese non è stata ancora trovata una situazione dignitosa e che non metta a rischio bambini, personale e famiglie. La strada a servizio della scuola primaria (il nido è stato spostato perché la sede dovrà essere demolita) è stata prima chiusa e poi all’ultimo riaperta. L’unica certezza, a meno di 24 ore dall’ingresso in classe, è che i genitori potranno affidarsi all’impegno generoso dei volontari di Piedibus e della Protezione civile per l’accompagnamento dei bambini a scuola. Dopo aver bocciato il progetto della giunta Pupillo (che prevedeva una nuova strada per il deflusso del traffico per la scuola primaria di Marcianese), ora l’amministrazione di centrodestra raccoglie i frutti della propria disorganizzazione, oltre alle lamentele, sacrosante, dei cittadini. Si sapeva da mesi – continua Verna, ex assessore all’istruzione nella giunta Pupillo – lo avevamo segnalato con interventi sui media e soprattutto in consiglio comunale (anche presentando interrogazioni consiliari), che andavano presi provvedimenti, ma nulla è stato fatto per ovviare al caos. Solo il proclama di un nuovo progetto alternativo a quello della precedente amministrazione (che, lo ricordiamo, aveva ultimato tutto l’iter amministrativo, compresi gli espropri dei terreni per permettere la nuova strada). Oggi siamo punto e daccapo: dopo 22 mesi non c’è traccia di un progetto (c’è solo uno studio di fattibilità che, per altro, non ci risulta approvato neanche in giunta). Come sarà possibile iniziare i lavori, come promesso alla città, entro fine anno? Se non ci fosse stata l’iniziativa provocatoria della dirigente cosa sarebbe accaduto oggi alla riapertura della scuola? E il ritardo – conclude il consigliere di minoranza – continua a manifestarsi anche per la demolizione e ricostruzione del nido “Il Sorriso”, asilo attiguo alla stessa scuola primaria. L’amministrazione Paolini continua a dormire. E a lasciare i cittadini in balia della propria disorganizzazione politico-amministrativa. Per la riapertura dell’anno scolastico non si è avuta neanche l’accortezza di interpellare i dirigenti scolastici per pianificare la distribuzione della polizia municipale davanti alle scuole (1.500 gli studenti che rientravano dalle vacanze!), cosa che ha comportato l’assenza della stessa polizia municipale davanti agli istituti comprensivi “Mario Bosco” e “D’Annunzio”. “Non c’è stata comunicazione nei tempi giusti” ha chiosato l’assessore Palmieri. Un’amministrazione che ha a cuore gli studenti si muove in anticipo e con solerzia, prevenendo disagi e disfunzionalità di comunicazione. Quel che è certo è che per il futuro i cittadini avranno più pericoli e disservizi”.

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