Nei teatri di Orsogna e Gessopalena «Il malato immaginario» della compagnia L’Arca Azzurra

[fbls]

Il-malato-Immaginario-Arca-Azzurra-
ORSOGNA. Venerdì 9 marzo al teatro comunale di Gessopalena e sabato 10 al teatro De Nardis di Orsogna, sempre alle 21, va in scena la compagnia L’Arca Azzurra con «Il malato immaginario» di Molière, regia e adattamento di Ugo Chiti. Argante (Dimitri Frosali), credendosi segnato nel fisico ed esposto a ogni malattia, vive perennemente tra medici e medicine: per assicurarsi cure più assidue, vorrebbe costringere la figlia Angelica (Elisa Proietti) a sposare lo sciocco e pedante Tommaso Diarroicus (Andrea Costagli), figlio del suo dottore (Massimo Salvianti).

Vivacizzato da una violenta satira nei confronti della classe medica, nasce così in famiglia un intreccio drammatico, inevitabilmente votato al lieto fine, il cui motore è rappresentato dalla serva Tonina (Giuliana Colzi), la quale riuscirà con l’astuzia non solo a spingere Angelica nelle braccia dell’amato Cleante (Gabriele Giaffreda), ma anche a svelare l’amore interessato che la seconda moglie Becchina (Lucia Socci) ostenta per Argante.

«Il malato immaginario» è l’ultima irridente commedia di Molière, intrisa di realismo dove i personaggi si muovono sulla ritmica dell’intreccio comico occhieggiando alla “commedia dell’arte” senza tralasciare, dietro il risibile, quella seconda lettura d’ombra che lascia intuire la natura più sinistra di figure inquiete. I caratteri teatrali sfiorano il tragico con un ghigno divertito di maschere comiche.

Adattamento e regia cercano questa doppia, obliqua lettura necessaria in un testo “contaminato” da molteplici segni teatrali, dove a differenza, per esempio, dell’assoluta “purezza” drammaturgia del Misantropo, convivono insieme pantomime metafisiche e amare riflessioni sulla natura dell’uomo. I caratteri ridicoli o stravaganti che attingono al farsesco dichiarato, cercano risonanze più reali in grado di evidenziare lo smarrimento esistenziale avvicinandoli, alla riconoscibilità del contemporaneo.

«Il malato immaginario» è testo turbevole proprio per queste doppiezze contraddittorie, testo ambiguo che dietro l’inossidabile, perfetta macchina teatrale, sembra occultare il tema portante;
commedia sì sulla “delusione medica” ma forse, ancora più presente è la disamina sull’uomo vinto
dalle illusioni.

(Visto 1 volte oggi)

ALTRE NOTIZIE SU LANCIANO24.it

Cronaca

Primo Piano

Primo Piano

Primo Piano

Cronaca

Cronaca