LANCIANO – Il sesto pareggio di fila e la Virtus Lanciano dice addio ai play off. Un sogno inatteso in casa rossonera, cullato fino all’ultima giornata di campionato e sfumato per soli due punti. Alla fine dei 90’ la porta del Cittadella resta inviolata: il punto del pari non basta ai frentani per approdare negli spareggi per la serie A. La Virtus si ferma a quota 60 punti, un piazzamento di tutto rispetto. Ai rossoneri, partiti dall’obiettivo di confermarsi per il terzo anno nel campionato cadetto, resta il merito -e forse anche un pizzico di rammarico- di aver sfiorato l’impresa.
«E’ stato un campionato straordinario», ha commentato a fine gara l’allenatore Marco Baroni, «siamo partiti con gli sfavori dei pronostici, ci davano quasi per spacciati. Tanti giocatori non volevano venire a Lanciano perché dicevano che sarebbe retrocesso. Piano piano, allenamento dopo allenamento, abbiamo costruito qualcosa di straordinario, il motivo per cui siamo arrivati a 60 punti, qualcosa che meritava di entrare nei play off».
Ma non ha rammarichi il mister: il calcio, del resto, è fatto anche di episodi. Il campionato 2013-2014 va in archivio, ma non porta con sé alcune incertezze sul futuro prossimo della squadra. Prima fra tutti la permanenza a Lanciano di Marco Baroni. Da contratto il tecnico toscano, che ha raccolto la difficile eredità di Carmine Gautieri, ha un altro anno da trascorrere alla guida dei rossoneri (il rinnovo era previsto in caso di permanenza in serie B). A fine gara, venerdì, lo hanno sottolineato Valentina e Gugliemo Maio, presidente e vice della società
«Qui ho lavorato in maniera straordinaria, a caldo direi “rimango qui”», ha risposto Marco Baroni alle domande sul suo futuro, «ma sono un professionista e dovremo valutare insieme alla società se ci saranno le condizioni e le motivazioni da parte mia per continuare il rapporto di lavoro». Tecnico e dirigenti ne discuteranno nei prossimi giorni.